FEUDO EUCHINIA

Portare sulla tavola delle persone, dei prodotti che siano non solo buoni, ma anche frutto di una cultura e di una passione grande come quella della nostra famiglia.

I nostri metodi di produzione sono eco sostenibili ed eco compatibili, rispettosi dell’ambiente e della natura, volti all’agricoltura eco friendly, che rispetti l’ambiente e il territorio.

Alberi di Ulivo secolari, di tutte le cultivar autoctone sono rispettati e trattati con venerazione, in quanto sono un segno tangibile del sacrificio e del sudore dei nostri antenati che li piantarono a suo tempo. In questo modo preserviamo la biodiversità delle campagne del Val di Noto, in cui i saraceni portarono i primi alberi di ulivo mille e più anni fa, insieme ad innumerevoli specie di piante, quali mandarini, limoni, azeruoli, mirto, gelsi, aranci, e la famosissima Mandorla di Avola, che tutti insieme costituiscono la vera ricchezza della nostra tenuta.

Il duro lavoro dei nostri collaboratori, a contatto diretto con la terra e con i suoi cicli naturali, fatti dell’alternanza delle stagioni, di piogge, di sole, di salsedine, di vento, tutti elementi fondamentali affinché la natura dia un prodotto di qualità eccellente.

E poi ci sono le ricette antiche, che sanno di storia, di cultura del buon cibo, di tavola familiare, che abbinano l’innovazione alla tradizione, realizzando dei prodotti che hanno il sapore perduto della conoscenza dei piatti, tramandata di generazione in generazione dalle nostre nonne.

La nostra idea di azienda è quella di una realtà che crei sviluppo economico, che dia lavoro, ma che coltivi anche il rispetto, le relazioni tra le persone, la cultura, l’amore per la terra, così antica e ricca di bellezze, perché ogni giorno, chi consuma i prodotti del Feudo Euchinia si renda conto di quanto siamo fortunati a godere di questo meraviglioso fazzoletto di terra sul mondo, chiamato Sicilia.

IL NOSTRO STEMMA

La leggenda millenaria dell’Ulivo, sacro albero del Mediterraneo.
Una leggenda antica come il mondo, racconta che Atena e Poseidone un giorno si sfidarono.

La competizione consisteva nell’offrire agli umani il dono più bello della terra.
Zeus, Re degli dei sarebbe stato il giudice imparziale della gara tra le due divinità.

Poseidone, dio del Mare e delle acque, colpì con il suo tridente uno scoglio, facendo sorgere un magnifico cavallo, il più potente e rapido che esistesse, che avrebbe dato al suo padrone la possibilità di vincere ogni battaglia combattuta in groppa al fantastico animale.

Atena, invece, dea della saggezza e delle arti, colpì una roccia con la sua lancia.

Immediatamente, dalla terra arida, si levò un albero bellissimo, possente ed elegante al tempo stesso; decise di chiamarlo Ulivo.

Quella splendida pianta illuminava la notte con le sue foglie argentee, aveva il potere di medicare le ferite ricevute in battaglia e di curare le malattie. Offriva inoltre un prezioso nutrimento, un estratto vivifico e profumato, dal colore verde tendente all’oro, che ricordava un nettare e al tempo stesso un infuso magico, capace di donare benessere e quindi la pace a tutti coloro i quali lo avrebbero coltivato.

Zeus, estasiato dalla magnificenza e dalle molteplici proprietà di quell’albero, scelse quest’ultimo, ne benedì le foglie argentee e proferì queste parole: «Questa pianta proteggerà una nuova città che sarà chiamata Atene da te, figlia mia. Tu donasti agli uomini l’Ulivo e con esso hai donato luce, alimento e un eterno simbolo di pace!».

Atena da quel giorno divenne la protettrice della città di Atene.

Secoli dopo, uno dei figli del dio Poseidone tentò di sradicare l’albero di Atena, che era per lui simbolo di una pesante sconfitta del padre, ma si ferì nel commettere tale atto sacrilego e morì.

Gli ateniesi allora, decisero di far sorgere in quel punto l’Acropoli e di far presidiare notte e giorno dai soldati la sacra pianta dell’Ulivo.